VINI ROSSI

La Storia Del Vino Rosso Veneto

Se il Vespaiolo è il capostipite storico della viticoltura breganzese, ai vini rossi va ascritto il merito di avere aperto nuovi orizzonti all’offerta enologica della zona DOC Breganze.

Partiamo da lontano. La prima testimonianza scritta in cui si fa riferimento alle vigne di Breganze risale addirittura al 1259, dopo la morte di Ezzelino III il tiranno. Non si poteva certamente parlare di un’economia vitivinicola, ma in quel documento si può rintracciare senza in nuce la vocazione di questa fascia di territorio pedemontano della provincia di Vicenza a produrre del buon vino. Breganze e i territori contermini, omogenei per orografia, clima e composizione del suolo, hanno legato sempre più il nome e i destini di questa terra alla produzione del vino, consacrata nel “Roccolo ditirambo” di Aureliano Acanti nel 1754.

Alla corte di sua maestà il Vespaiolo sono cresciuti vitigni e tipologie di vino sempre più variegati e pregiati, dapprima per volontà delle famiglie nobiliari venete che sceglievano Breganze per le loro dimore affacciate sulla pianura della provincia di Vicenza, successivamente grazie a una “borghesia agraria” determinata ad imporre i propri vini sul mercato. Come spesso accade, ad accelerare la svolta fu un evento indesiderato: un’epidemia fungina che decimò le coltivazioni. I vigneti furono implementate con nuovi specie più resistenti, fra cui nuove varietà di vino rosso che nei decenni avrebbero contribuito all’affermazione delle cantine della zona DOC Breganze in Italia e all’estero. 

A ridosso della seconda guerra mondiale, con il perfezionamento degli studi ampelografici e un’analisi più scientifica della composizione fisico-chimica dei terreni, si è dato un impulso ulteriore alla coltivazione di selezionate uve a bacca rossa. L’area delimitata dal DOC Breganze si è rivelata ideale per vitigni come il rinomato Pinot Nero o come il Cabernet e il Merlot, giusto per nominare i più noti, alcuni dei quali vantavano in quest’area geografica una tradizione già consolidata.

Le qualità organolettiche delle uve, le tecniche agrarie e i processi di vinificazione sviluppati dai produttori nell’ambito del disciplinare DOC Breganze hanno dato vita a vini rossi dotati di struttura, colore rosso rubino intenso e un ottimo equilibrio fra sapidità e aromaticità, cui fanno da contrappunto un tenore alcolico e a un corredo polifenolico di spessore. Vini di personalità, intensi e morbidi al contempo, per un’esperienza sensoriale che racchiude in sé tutta la maestria dei vignaioli e la generosità dei declivi e delle piane alluvionali che oggi, con il loro suggestivo manto di filari, rappresentano una delle perle del panorama enologico italiano.   

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